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Scrivere per il web: come ottimizzare un testo per Google

Scrivere un contenuto per il web e farlo per la carta stampata richiede due approcci differenti poiché differenti sono le logiche che ne regolano il mercato. In ambito digital, come agenzia SEO Milano, Roma ecc. sa bene e applica nelle proprie strategie, l’ottimizzazione dei contenuti è fondamentale. Cosa si intende per ottimizzazione dei contenuti? Un testo, perché possa posizionarsi nell’elenco dei risultati di Google (o degli altri motori di ricerca) per una certa o un certo numero di parole chiave, deve presentare determinate caratteristiche, che apprezzate dagli spider utilizzati per scansionare la rete.

Ottimizzazione di un contenuto

L’individuazione della keyword principale è fondamentale per poter impostare il resto del lavoro poiché l’interno contenuto dovrà orbitare, lato SEO, intorno alla parola chiave indicizzata. Essa deve comparire all’inizio del titolo e inserita nella descrizione, oltre che un’altra volta all’inizio dell’elaborato e un altro paio all’interno del testo.

Occorre poi individuare un set di parole chiave correlate (individuabili tramite il pannello del keyword planner di Google o Google Correlate, due strumenti gratuiti) e di sinonimi, da intervallare alla parola chiave in modo da evitare il rischio keyword stuffing (l’eccessiva densità della parola chiave all’interno del testo) e ottimizzare l’elaborato anche per altre keyword di ricerca.

Struttura del contenuto

A Google piacciono le cose semplici. La struttura più efficace di un testo, perché esso possa posizionarsi nel modo più efficace, è quella lineare, caratterizzata da paragrafi brevi e intervallati da sottotitoli (anch’essi da ottimizzare tramite l’inserimento di alcune delle parole chiave individuate).

La lunghezza del contenuto non dovrebbe essere inferiore alle 350 parole ma, in linea generale, Google apprezza i testi completi e che si dimostrano in grado di esaudire le aspettative dell’utente, a prescindere (più o meno) dalla loro lunghezza.

Inserimento di link

Inserire link esterni che permettono al lettore di approfondire la tematica trattata aumenta l’autorevolezza e la credibilità del contenuto, a patto che si scelgano siti appropriati all’obiettivo. Siti con alto trust come Wikipedia, siti .gov, portali istituzionali o testate giornalistiche di rilievo sono adattissimi allo scopo. Un’altra strategia, molto utilizzata soprattutto nella gestione dei blog, è quella che verte sull’intralinking, mettendo in correlazione due contenuti dello stesso sito e che integrino l’uno le informazioni dell’altro, creando una rete forte che i motori di ricerca apprezzano (se sviluppata nel modo giusto). Evitate, però, di inserire link inadatti, di rilevanza scarsa o nulla e provenienti da siti prettamente spammosi, rischiate d danneggiare l’intero sito web che ospita il link ‘tossico’.